Dai commenti postati qui e dalle email che mi sono giunte capisco che ho dato l’impressione di esser diventato schizofrenico. Riconosco che la diagnosi ha dei fondamenti. Gli indizi ci sono.
Sì, “Soltanto un Dio…” è carico di contraddizioni, di provocazioni, di ipotesi-limite lasciate a metà, di asserzioni perentorie che in realtà sono domande, dubbi, sospetti.
Ma viaggiando tra iperboli e paradossi, tra proclami aperti e subdole insinuazioni, non ho fatto altro che caricare le tinte di alcune contraddizioni che esistono davvero. Non antinomie nel gelido mondo della logica, ma contrasti reali, vivi e operanti nella nostra società. Carne e sangue del nostro tempo.
Ho preso spunto dal sorprendente comportamento di un bell’esemplare di Donna Liberata che si è consegnata desnuda e inerme a quella cultura contro la quale combatté e contro cui le sue amiche non smettono di combattere. Come avesse trovato là ciò che qui è andato perduto e che essa ha contribuito a distruggere. Come se avesse ceduto ad una inconfessabile, profonda nostalgia e capitolato davanti al fascino oscuro di qualcosa che qui è tramontato.
Comportamento sorprendente dunque ma fino a un certo punto. O forse per nulla.
Caso individuale, certo, ma anche emblematica conferma di quel che sostengono alcuni del Momas che hanno notato uno strano rispetto, un’equivoca simpatia verso i maschi islamici, che si diffonderebbe – dicono – sottotraccia nel profondo della psiche delle Liberate d’Occidente. Caso individuale, sì, ma non isolato né raro. Che stia ad indicare qualcosa? Ecco qua il sospetto.
Non iscrivetemi al partito della Fallaci per aver detto che Islam significa buio, né a quello Khomeinista per aver ipotizzato che potrebbe essere Allah il Dio evocato da Heidegger (che certamente pensava ad altro).
Le contraddizioni sono là, nel mondo, fertili e vitali: la femminista Fallaci vedeva nella maternità un servizio al maschio padrone e intanto l’islamico Ben Bella, intuitivo e sornione, profetizzava: “Conquisteremo l’Europa con le pance delle nostre donne”. Con le pance delle islamiche, diceva lui. E di qualche femminista pentita cristiana, aggiungiamo noi…
La chiamano “eterogenesi dei fini”: è quando ottieni il contrario di ciò che vuoi. Di ciò che forse credi di volere.
Non è colpa mia – amici – se là fuori è pieno di contraddizioni e brucianti lacerazioni. Non è colpa mia se il mondo – e la Femmina – sono irrazionali.
E neanche vostra, …ça va sans dire.
RDV