Nazionalismo omicida

28/01/2014

Il nazionalismo e i suoi sicari

Potrebbe accadere a giorni che ai due Marò venga aperta la via del capestro.

A premere per la morte di due stranieri, non è l’India, non sono gli indiani: sono i nazionalisti indiani.

A desiderarlo e volerlo è il nazionalismo indiano e sono perciò coloro che incarnano là quel virus assassino: i nazionalisti targati I.

Che sia l’India, che siano gli indiani lo vogliono far credere i nostri nazionalisti, targati I, per mascherare a se stessi e a tutti noi che è il nazionalismo, la loro stessa malattia, a volere quel sangue.

E nel farsi la guerra si vestono, quelli I al pari di quelli I, da Patrioti, coloro per i quali la Patria è sacra. Ma per i Patrioti – quorum ego – è sacra anche la Patria altrui, per i sicari del nazionalismo invece è sacra solo la loro, quella altrui è profana: profanabile.

E infatti profanano le Patrie altrui ogni volta che possono. Come fecero i nostri ogniqualvolta poterono. Come vogliono gli altri, giacché ora possono.

I nazionalisti  hanno il naso sensibile, fiutano di lontano le intenzioni altrui, sanno bene  a cosa aspirino i loro compari – di ogni tempo e paese – e lo sanno perché sono i loro gemelli, i loro cloni, i loro doppi.

Posseduti dalla stessa lebbra, sono nemici mortali e vogliono la morte. Quella altrui.

Se i due sventurati verranno assassinati, sappiamo bene chi sarà stato i l mandante, chi gli esecutori.

Quando i nostri nazionalisti grideranno “Assassini! Criminali” sapremo dove si troveranno: davanti allo specchio.

allospeccio1

Nazionalismo omicida, senza frontiere.


I maschi non cambiano: W SuperTyler!

23/01/2014

E’ vero, non cambiano mai

Talis pater, talis filius.

Sono così fin da bambini, non cambiano e non vogliono cambiare.

Il dileggio, l’esecrazione, il vilipendio della maschilità, non riusciranno a cambiarli.

Eroino

Ne salva sei. Muore salvando il settimo.

Tyler Doohan lo conferma: “maschio” significa, ab imis fundamentis

Colui-Che-Ti-Salva

Non ci fermerete: continueremo a salvarvi. Ogni santo giorno.


Sicurismo infinito: più galera per i maschi

15/01/2014

E così, come previsto, la legge del c.d. “omicidio stradale” sta andando in porto. Essa trasforma l’omicidio colposo (= non voluto) in omicidio para-volontario con carcere fino a 10 anni.

Dopo varie stagioni di campagne criminalizzatrici degli investitori, tutti qualificati dai media come “ubriachi” (mandati in rovina con relativi suicidi – l’ultimo a Macerata due mesi fa) altre manette ed altri nodi scorsoi si preparano per i maschi.  Solo per i maschi? Sì.

Chi metterà in prigione una investitrice  con prole?

Chi manderà in galera la 50enne perché uno sconsiderato ha attraversato senza guardare?

Chi chiuderà una ventenne distratta a macerare tra le sbarre per 10 anni?

Chi metterà dentro la nonna dai riflessi rallentati?

E quale di essa si suiciderà per così poco? Solo per aver perso il lavoro e castrate le relazioni sociali? Solo per essere andata in rovina? Lei no, perché questo certamente non basta a rovinarla.

e allora chi?

prigion

Chi si porrà invece qualche problema nel mandare a marcire  il  maschio colpevole di non aver evitato l’inevitabile?

Chi si farà dei riguardi nel rovinare il più scrupoloso, il più prudente, il più ligio dei guidatori  per non aver evitato il pedone invisibile nella nebbia?

Chi si curerà del fatto che abbia figli o meno?

A chi importerà qualcosa se un altro maschio innocente andrà all’inferno nell’Aldilà o nell’Aldiqua?

Già ora, chi si cura dei 60 suicidi (andati a buon fine…)  e dei 500 tentati ogni anno nelle galere maschili? 

Chi si darà pensiero delle altre migliaia di cittadini probi e perfetti, compresi i mai una multa”, che finiranno nella Gehenna?

Sicurismo: altro fronte della guerra antiuomo, giacché ogni repressione è  – necessariamente   – antimaschile.

Ebbene sì: ancora una volta i maschi voteranno per garantirsi un viaggio all’inferno. Andata e  ritorno. O solo andata.


Il padrone si suicida

01/01/2014

Mariti,  amanti,  fidanzati e fratelli ammazzano le congiunte perché 1) odiano le donne   2) hanno perso il potere su di esse 3) agiscono in quanto sicari, in nome e per conto di tutti i maschi italiani

Questa è la rivoltante “verità” femminista raccolta, sintetizzata e trasmessa dal termine “femminicidio”

Collegno 31 dicembre 2013 – Ammazza moglie, figlia e suocera e poi si suicida

Anche queste tre andranno a sommarsi alle altre 120-130 femmine assassinate da maschi nel 2013, corroborando la “verità” del c.d. “femminicidio”. Come nel caso immediatamente precedente (di 5 giorni fa) dove una donna è stata uccisa dal marito, il quale si è subito suicidato come ha fatto appunto anche quest’ultimo. I responsabili si suicidano in circa il 50% dei casi (degli altri, ovviamente, nessuno sfugge alla massima pena).

suicida

Questo secondo fatto non viene mai ricordato, e la ragione è semplice: è impossibile sostenere che quei maschi uccidono per misoginia o perché hanno perso il potere sulle femmine: se fosse così infatti perché mai dovrebbero suicidarsi? Avete mai saputo di un razzista che dopo aver ammazzato qualcuno si tolga istantaneamente la vita? Di un sicario di mafia che, compiuto l’omicidio, si spari?

“Femminicidio” starebbe ad indicare che è in corso il genocidio delle femmine in Italia. Una menzogna ributtante il cui scopo è l’utilizzo della follia criminale di pochissimi (di cui la metà suicidi) per la criminalizzazione di tutto il genere maschile.
La criminalizzazione dei maschi – strumento principale della potenza femminista – è lo scopo della creazione e della propagazione di quel termine. Nient’altro che questo.

Questo è ciò che va capito e denunciato. Tutto il resto è un depistaggio