DSK: la (quasi) impossibile innocenza

22/05/2014

PERCHE’ DSK E’ QUASI CERTAMENTE COLPEVOLE

Potrebbe non esserlo solo nell’ipotesi che avesse contattato una lucciola per praticarvi il gioco semisadico della fuga, della resistenza, dell’opposizione estrema sì, ma simulata, e che, per uno sciagurato equivoco, una diabolica coincidenza, ovvero una mirata eterodiretta sostituzione di persona (il ventilato complotto) o il cinico calcolo autonomo dell’interessata (ricatto), abbia poi interagito con una donna entrata nella suite per motivi totalmente diversi da quelli da lui supposti. In tutti e quattro i casi la precondizione è dunque questa: un tragico fraintendimento. Qui sarebbe innocente.

Sotto ogni altra ipotesi è invece colpevole. Giacché è banale che mentre per l’uomo il sesso è fine a se stesso, praticabile al di fuori di ogni relazione, per la donna è solo un mezzo per scopi immediati e diretti (denaro) o per fini indiretti e perciò esercitabile solo all’interno di un legame, sia pur minimo. Questa è la legge universale. DSK lo sapeva e se non lo sapeva è colpevole anche di questa crassa ignoranza, inammissibile in lui più che in altri. Egli infatti appartiene a quella generazione maschile cui venne insegnata la verità sulla naturale ritrosia femminile, verità resa indicibile dal femminismo che vi ha contrapposto la menzogna del pari desiderio, del pari bisogno, della pari urgenza.

Perniciosa fandonia che stravolge la realtà e che forse contribuisce – in minima parte – a spiegare sul piano psicologico (non certo ad alleggerire quello penale) il comportamento criminale di troppi giovani, autori di assalti perpetrati a rovina delle malcapitate ma anche di se stessi. Della naturale refrattarietà femminile quelli davvero non hanno mai sentito parlare. DSK invece sì.

A quelli è stata raccontata la seducente favola del pari prurito represso per secoli, della pari libidine  oggi finalmente libera di esplodere. A lui invece venne insegnata la verità: semplice, intuitiva, perenne.

Certo, una minima percentuale di donne pratica talvolta (e ciò accade da sempre)  il sesso ludico, fine a se stesso. Puro gioco fisico gratuito e senza legami, con lo stesso atteggiamento maschile. In questi casi residuali e minimali (che son quasi ipotesi letterarie) la donna cercherà però, e si capisce, un corpo adatto allo scopo: giovane, prestante e magari belloccio.

Bigjjm

Senza offesa, non è il caso di DSK.

Se la Ophelia avesse voluto trascorrere un quarto d’ora eccitante le sarebbe bastato trascinare nello sgabuzzino uno dei coetanei o più giovani garzoni, inservienti, portieri dell’albergo o strizzare l’occhio a qualche atletico ospite. Non certo a lui.

La naturale ritrosia femminile lo rende (quasi certamente) colpevole.