La questione dei “preti pedofili” sta minando la credibilità residua della Chiesa. Piaccia (agli anticlericali, ai professanti ateismo, alle femministe ) o dispiaccia (ai credenti e a qualche ateo pensoso) si tratta una deriva che, con altre cause preesistenti e collaterali, potrebbe produrre esiti di importanza epocale entro un paio di generazioni.
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Qui però mi occupo ancora una volta delle menzogne femministe citando questa, sul tema della pedofilia dei preti, che ha del favoloso.
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Secondo le nostre femministe infatti la maggior parte delle vittime sarebbero donne, colpite bambine dai mostri allo scopo di distruggerne la personalità, di farle vergognare di stesse e di intimidirle per sempre. Altra forma di esercizio del dominio e della violenza maschile sulle DD.
Il rovesciamento della verità era – a priori – smaccato e palese. Ma ho voluto indagare per averne conferma. Così ho contattato ReteAbuso al cui fondatore e presidente ( Francesco Zanardi ) ho chiesto:
“Immagino che la grande maggioranza delle vittime siano bambini, non bambine. Dico bene?” “Certo” “In quale proporzione: 60-70%” “Di più” “Siamo allora sopra gli 80% o vicino al 90%” “Guardi, su circa 700 vittime che si sono rivolte a noi le femmine sono una ventina.” 20/700
I maschi sono qui il 97%.
Se ne deduce che le prime vittime della pedofilia dei preti …sono le femmine. O sbaglio?
ReteAbuso fondata da Francesco Zanardi