Equazione dei sessi
f=m+km
(Sarebbe bello se il mondo fosse diverso da come è. Invece è come è).
F vale 100, M 60
Lo ha stabilito Darwin. (Che ci piaccia o meno, è irrilevante).
C’è quindi un divario da colmare, rappresentato da k.
Sul piano individuale è il c.d. “corteggiamento”, vasta e diversificata serie di doni che il maschio presenta alla femmina.

Presupposto del dono è il possesso di beni (di ogni genere) che si ottengono in due forme: ereditandoli o conquistandoli in ogni modo (lecito o illecito – con le probabili conseguenze – gratificante o frustrante, onorevole o umiliante, senza rischi o con pericoli fisici, civili, penali, sociali, etc. …). Il “come” è irrilevante. Doni veri o simulati, attuali o futuri, certi o probabili. Qualcosa da dare per colmare il divario: k.
Materiali o immateriali. Dei primi non parlo per ovvietà. I secondi si riferiscono al rango sociale (prestigio, status con annessi privilegi, sicurezze, onori) cui può accedere la femmina accostandoti. Questo lo si può ereditare o (con fatica) conquistare e deve sempre essere pari o superiore a quello della femmina. Si eredita anche la condizione psichica, doti, talenti, o fisica, l’ estetica (che però è un bene secondario).
Sul piano collettivo, il corteggiamento sociale è l’insieme di tutto ciò che esiste. La Civiltà. Esiste perché gli UU l’hanno ideata, foggiata, costruita come colossale e transtorico dono alle DD. Guarda.
Guarda cosa indossi e fermati anche sui particolari (compresi i colori degli abiti, i bottoni, le stringhe delle scarpe, il velcro che le chiude o la zip o …quello che vuoi). Osserva la scrivania con quel che c’è sopra, la cucina, il bagno con tutti i suoi elementi e servizi. Guarda casa tua nel suo complesso, la tua città con i suoi edifici, pubblici e privati, i palazzi, i monumenti, gli impianti di ogni tipo e genere. Guarda all’intero paese con le sue reti (strade, canali, gallerie, acquedotti, fognature, gasdotti, elettrodotti, porti, aeroporti etc.). Entra in un ospedale e considerane gli apparati e le conoscenze (tecnico-scientifiche) che li hanno resi possibili.
Osserva un’auto, un trattore. Salici e guidali. Guarda in alto gli aerei, in basso i batiscafi, sulla superficie le navi.
Considera le istituzioni, il diritto, le assemblee, le religioni, la moneta, le festività, le organizzazioni collettive, gli enti convenzionali. La filosofia, l’arte, la scienza.
Ascolta della musica, ammira un monumento, recita una poesia, pratica uno sport, svolgi un calcolo (matita o calcolatrice non fa differenza) contempla un quadro, vedi un film, leggi un libro …fai quello che vuoi, perché qualsiasi cosa tu faccia porta il timbro della creazione e della esecuzione di menti e mani maschili. Osserva, per una volta, ciò che non si vede perché è scontato: il 99% di ciò che esiste. Corteggiamento sociale. Civiltà.
Il prezzo
Il prezzo pagato nell’ideazione e nella realizzazione di tutto l’esistente va al di là di ogni possibile immaginazione. Le rinunce, le sofferenze, le frustrazioni, i fallimenti, i patimenti, le mutilazioni, le morti pagate formano una biblioteca sconfinata i cui testi solo in parte sono stati redatti. Il tempo e l’energia applicativi sono stati e sono di ordine cosmologico.
Lo strumento
Lo strumento è un corpo dalla potenza e dalla resistenza che hanno del sovrumano, governato da una psiche che lo protegge e al tempo stesso lo usa come strumento di un fine. Che doveva amare il pericolo, il rischio, l’ignoto. Doveva essere tanto frenata dalla paura quanto accelerata dal coraggio. Doveva essere temeraria e pazza: costringerlo a passare l’intera vita a …scrutare le macchie solari. Quello l’hardware, questo il software.
Civiltà
Ogni Civiltà è una creazione maschile che colloca gli UU all’altezza delle DD. Pressati dal bisogno di colmare il divario darwiniano nel valore biologico, ma anche favoriti dallo strumento in loro possesso, hanno inventato il mondo umano come dono di corteggiamento millenario e planetario. La Civiltà è la coda del pavone.
Maschio spendibile
Tra due che valgono in modo difforme, ove necessiti, il primo che deve rischiare poco o tanto o tutto è quello che vale di meno. Il maschio è spendibile. Lo ha stabilito Darwin. Miniera, frontiera, galera per miliardi. Successo gloria e immortalità per qualche milione.
Rapine femministe
Il femminismo esige ed ottiene di collocare le femmine là dove si trovano i sopravvissuti e i vincitori tra i maschi. In alto. Senza pagarne il prezzo. Senza sacrifici, rischi, rinunce, fallimenti, prigione, mutilazioni, decessi.
Invidia eterna
L’equazione spiega perché le DD non hanno fatto e non faranno mai ciò che hanno fatto e fanno gli UU: perché non ne hanno né il bisogno né la possibilità. Non devono raggiungere quota 100 perché nascono lassù. Non possono perché non ne hanno né il corpo né la psiche. Non ce la faranno mai perché …non è loro necessario.
Grazie al femminismo il dono maschile anziché fonte di ammirazione verso gli UU e di autovalorizzazione per le DD stesse, è diventato motivo di gelosia e ragione di accusa. Capo di imputazione.
La gratitudine è diventata invidia, l’invidia rancore, il rancore vendetta.
L’equazione dice che F vale per ciò che è mentre M per ciò che fa. Dice che F non deve conquistarsi nulla perché il suo valore è pieno alla nascita. F=m+km spiega perché gli UU abbiamo costruito l’esistente e al tempo stesso perché le DD non lo possano fare. Perché non devono: nel passato, nel presente e nel futuro.

Dice – l’equazione – che se anche recidono l’invidiata coda al pavone-nemico, quella, in esse, non crescerà mai.
Lo ha stabilito Darwin. Mai.