…ma la pagherà
De Boer (ex Inter) dice quello che diciamo noi: quando avranno lo stesso seguito, le calciatrici ( e tutte quelle degli altri sport) avranno gli stessi soldi dei maschi.
Elementare, giusto, equo, paritario.
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Ci vuole un bel coraggio ad esporsi così. Aspettiamo i fulmini imperialfemministi (questione di ore).
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Noi invece andiamo oltre: quando avranno più seguito (tifosi, spettatori, sponsor) dei maschi avranno più soldi dei maschi.
Elementare, giusto, equo, paritario.
Oggi pomeriggio (su un canale Rai) c’era una tipa che celebrava Gimondi in una rievocazione del campione. Nessuno le hai chiesto: “Ma quando mai, prima d’ora, si è occupata di ciclismo?”.
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Qualche tifosa (del calcio) l’ho incontrata. Appassionata di ciclismo da giovane (e da adulta) …nessuna. Zero.
Rino
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Noi invece andiamo oltre: quando avranno più seguito (tifosi, spettatori, sponsor) dei maschi avranno più soldi dei maschi.
Elementare, giusto, equo, paritario.
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Sicuro al 100%.
Naturalmente quel giorno le appartenenti alla “razza eletta” inizieranno anche a finanziare lo sport femminile (e maschile…), a creare le loro federazioni, i loro stadi, i loro campionati, etc etc…
O no?
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P.S. Da ragazzino ero una grande appassionato di calcio (*) (in verità lo sono stato di molti sport, pugilato in primis) e un fatto che ricordo bene, è che all’epoca c’erano solo uomini a commentare le partite.
Come c’erano solo uomini a commentare le gare motociclistiche e di Formula 1 (altri due sport che ho amato).
Oggi, invece, c’è una vera e propria invasione femminile, tanto è vero che nelle occasioni in cui mi capita di ascoltarle in tv, subito cambio canale o spengo la tv.
Pensa che in Messico hanno una pure una colombiana che commenta gli incontri di pugilato.
Ti farei vedere e ascoltare gli atteggiamenti e le parole di altri commentatori ed ex campioni di pugilato in presenza di questa “super esperta”…
Allucinante… benché la cosa non mi stupisca minimamente.
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(*) Un ricordo indelebile è quello della vittoria della nazionale italiana maschile ai mondiali di calcio del 1982.
Come è indelebile per me la sconfitta della Juve in coppa dei campioni nel lontano maggio 1983.
(Ovviamente ero un tifoso della Juventus.)
Questo perché all’epoca “vivevo” il calcio in maniera a dir poco intensa.