Io, personalmente…

28/11/2019

Falsa coscienza universale

Non sto inventando:
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Io, personalmente, sono contrario all’eredità perché è nemica del merito. Finché ci sarà l’eredità il merito vero non sarà mai vincente”.
Così parlò il mio amico Sebastiano R. iscritto ad Alleanza Nazionale.
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“Io, personalmente, sono strafavorevole alla libertà di parola, di stampa e di associazione. Ci mancherebbe!”
Questo mi giurò Aldo M., stalinista dichiarato del Partito Marxista-Leninista Italiano.
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“Io, personalmente, sono favorevole ai diritti riproduttivi maschili. Alla scelta degli UU se diventare padri o meno e sono invece contraria alle quote rosa”.
Questa è invece Michela, femminista praticante.
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Al primo risposi: “Alla prossima riunione di AN, proponi di abolirla.. poi mi riferisci…”.
Agli altri non risposi.

E’ così che gli umani si chiamano fuori dalle sopraffazioni delle politiche che essi stessi appoggiano, è così che sgusciano dalle loro responsabilità, si divincolano dalle contraddizioni, si fanno beffe degli interlocutori, vincono i dibattiti.
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E’ così che si assolvono. Innocenti.


Cherchez la femme?

27/11/2019

ODISSEA DEL RANCORE

Una sola ragione: l’odio

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“Cherchez la femme!” significa: cercate quella D per la quale quell’uomo ha commesso un delitto, è finito nei guai, è andato in rovina, si è ammalato, è morto.
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Cercate colei…
a vantaggio della quale il malcapitato è finito male.
per raggiungere la quale l’interessato ha violato la legge, commesso un crimine, evaso le tasse, perso il patrimonio, rischiato la salute e la vita.
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Una smaccata, umile, onesta confessione della superiorità del Suo valore, della tragica differenza tra Colei che sta sopra e colui che sta sotto. Riconoscimento che ha sempre inorgoglito le FF, senza in verità umiliare gli UU, in quanto …sic statuit natura.
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Poi venne il femminismo e ne rovesciò il senso: “Cherchez la femme significa che la Femmina è, dal punto di vista maschile, la causa di tutti i mali!”
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Doveva essermi chiaro fin dall’origine che questo rovesciamento poteva avere una sola fonte: l’odio contro gli uomini.
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Non esiste altra ragione. Odio.
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Quarant’anni fa non potevo crederci. Non sapevo allora che l’odio si suscita facendo del male, ma soprattutto facendo del bene.
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Cherchez la rancune…


Il patriota. Il nazionalista

23/11/2019

Nazionalisti:  nemici della Patria.

Di tutte le Patrie.

Patriota è colui per il quale la Patria è sacra. La sua e quella degli altri.
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Patria, cioè lingua, tradizioni di ogni tipo, arte, cultura, folklore così come sono venuti formandosi nel corso dei secoli, ricevuti dagli ascendenti e rinnovate dai contemporanei.
La difende dalle invasioni armate, ma anche da quelle senz’armi, dalle infiltrazioni culturali subdole che a poco a poco sbiadiscono e cancellano i caratteri della propria.
Senza per questo bandire influssi ed elementi estranei, di cui peraltro la sua cultura già porta tracce secolari e della quale, simmetricamente, si trovano riverberi nelle culture altrui. Uno scambio alla pari.
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Nazionalista è colui per il quale la sola Patria sacra è la sua. Le altre, non appena se ne ha la forza, vanno profanate. Invase, sottomesse, derubate. I suoi abitanti minacciati, umiliati, sfrutttati. Ammazzati. La loro lingua emarginata o bandita, le loro tradizioni irrise e vietate.
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Il nazionalista si maschera da patriota e si capisce perché. Non solo mente agli altri, ma prima a se stesso. Grida “La Patria è sacra!” anziché dire:”La mia e solo la mia lo è. La vostra è profanabile!“.
Si ferma ai confini della sua, se non può andare oltre. Se invece può, non si ferma mai. Invade tutte le Patrie possibili.
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Il patriota si ferma ai confini della propria, ed è qui che il nazionalista lo bolla come vile, alleato dei nemici, traditore. Se può, lo ammazza.
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Il patriota distingue tra i patrioti e i nazionalisti dell’altra Patria. Il nazionalista no.
Per lui tutti gli altri sono “nemici” da cui bisogna difendersi, invadendo la loro Patria. Non condannerà mai i nazionalisti oltreconfine, quelli che hanno la sua stessa malattia. Non lo farà perché svelerebbe la sua stessa lebbra. Dirà che tutti gli altri sono “nemici”. Non svelerà mai, neppure a se stesso, che i potenziali invasori della sua terra hanno il medesimo virus: il nazionalismo. Che sono nazionalisti come lui, per caso nati in patrie diverse.
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Il nazionalista italiano non griderà mai che i nazionalisti austriaci sono canaglie. Come lui. Dirà che lo sono “…gli austriaci”. Tutti gli austriaci.
Il nazionalista austriaco non dirà che lo sono quelli italiani. Suoi pari.

I nazionalisti nascondono persino il bubbone che suppura nei nemici, perché è quello stesso che ammorba loro.

Due casi.
Clamorosi.

Sud-Tirolo
A due passi da qui, nel Sud-tirolo, trecentomila austriaci vivono contro la loro volontà in territorio italiano. Provincia occupata alla fine della I GM dalla nascente piccola potenza italiana, entrata in guerra per liberare le terre occupate da una potenza straniera. Appena ne ebbe la forza fece la stessa cosa a danno altrui. Chi non voleva stranieri sulla sua terrra, subito divenne straniero invasore.
Cesare Battisti, che era un patriota, disse. “Abbiamo combattuto per liberare Trento e Trieste dallo straniero, non per occupare Bolzano e le terre degli altri!”.
I patrioti, come Battisti, persero, i nazionalisti vinsero. Gli invasi, gli italiani, appena poterono si trasformarono in invasori. Gli ex oppressori, divenuti deboli, in sottomessi.
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Dalmazia
I profughi Dalmati, a loro volta trecentomila, sognano da 75 anni quello che definiscono “Immancabile ritorno!”. Espulsi brutalmente dalla loro terra, allorché coloro che avevano subito l’occupazione italiana (gli Slavi) divennero forti abbastanza da rendere la pariglia. I carnefici (“Qui non si ammazza abbastanza!”) divennero vittime e le vittime carnefici.
Il nazionalista si maschera da patriota, non denuncia i nazionalisti dell’altra parte, per non tradire se stesso.
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I nostri nazionalisti sono nemici delle patrie altrui. Quelli degli altri paesi sono nemici della nostra.

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I nazionalisti sono nemici della Patria. Di tutte le Patrie.


Dalla parte di Mimo

22/11/2019

Eterna serenità per Mimo
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In decenni di lotta antifemminista, mai reso omaggio e onore ad alcuna donna ancorché vittima vera di crimini veri. Perché suonava come indecorosa captatio benevolentiae. Figuriamoci…
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Ora la mia posizione di estremista dell’antifemminismo radicale è ben nota, salda e consolidata. Cristallina.
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Perciò rendo onore al corpo e all’anima di questa creatura. Una dei miliardi assassinati (peggio: torturati) dagli interessi, dai miti, dalle ideologie, dalle paure, dall’odio degli umani.
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“Dum veneris iudicare saeculum per ignem…”


Stato di Diritto

18/11/2019

Stato di Diritto

Viva l’Italia …finché dura

Esclusa l’estrema Destra, che non vi fa mai riferimento (…e si capisce perché) tutti si dichiarano paladini dello Stato di Diritto, compresa la Sinistra marxista-comunista (che peraltro lo abolisce quando va al potere).
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Non sarebbe male chiarire cosa sia. E’ quella condizione nella quale i dipendenti dello Stato (funzionari in generale e agenti dell’ordine in particolare) sono soggetti alla legge nel senso che, quando la violano, possono essere effettivamente denunciati e vengono realmente perseguiti.
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Qui bisogna stare in campana, perché tutti gli Stati del mondo oggi stabiliscono che funzionari e agenti devono rispettare la legge (figuriamoci….!) legge che ovviamente protegge ovunque i cittadini (formalmente). Quello non è lo Stato di Diritto, ne è solo una precondizione che diventa, quasi universalmente, una maschera.

Anche in Egitto – per dire – funzionari e agenti “devono rispettare la legge”. Se però non la rispettano …non vengono perseguiti. Anzi, non possono neppure venir querelati. Chi ci prova va in galera, insieme al suo avvocato.

Anche oltreoceano esiste formalmente lo S.d.D. senonché ogni anno 1.000 americani vengono ammazzati per le strade. Il che indica che… si può farlo impunemente, che le denunce sono futili e finiscono nel cestino.

Esistono però paesi nei quali lo S.d.D. è reale, con gradazioni diverse, beninteso, e sempre ben lungi dall’essere perfetto. E’ reale dove i cittadini malmenati, minacciati, insultati, percossi, torturati o ammazzati da agenti trovano effetivamente giustizia. Questi paesi sono una minoranza. In questa minoranza c’è l’Italia. Viva l’Italia!

Non che tutti i reati commessi vengano poi sanzionati, tuttavia vi è qui la possibilità di denunciarli, con la conseguenza che i colpevoli vanno incontro, quantomeno, a qualche “rogna”. E può accadere che vengano condannati. Ciò raffredda i bollenti spiriti degli eventuali emulatori che non vengono frenati dalla Legge, ma dalle sentenze di condanna. Se vengono emesse.

Condizione necessaria – ma non sufficiente – di tali rare condanne non è l’esistenza della legge (che c’è ovunque) ma della libertà di stampa e di associazione. Dove queste non ci sono, funzionari e agenti hanno mano libera. Ovviamente contro i normali cittadini, perché contro gli uomini di potere e dell’élite non agiscono mai. Non lo hanno mai fatto in nessun luogo negli ultimi millenni, anche in assenza di qualsiasi legge dissuasiva.

Le classi agiate non hanno mai avuto bisogno della legge per essere al riparo dagli abusi dello Stato (ossia, dei suoi rappresentanti).  Anche là dove esiste lo S.d.D. gli “eletti” non hanno bisogno di ricorrervi, giacché sono rispettati nel corpo e nell’onore per il semplice fatto di stare lassù.

Il figlio di un grande avvocato – anche se supertossico e delinquente – non verrà minacciato. E non morirà per le percosse. Questi sono “danni collaterali” che la droga non gli procurerà, diversamente da ciò che può accadere ai normali cittadini. Solo per questi, la droga produce altri danni, anche perché qualcuno – magari un futuro Capo del Governo – legittima gli agenti a infliggerli.

Viviamo in un paese dove vige  -parzialmente – lo Stato di Diritto. Viva l’Italia!

Fino al giorno in cui qualche amico del popolo, difensore della libertà e …paladino dello Stato di Diritto, lo cancellerà.

.                           Già tanto …a lei non serve


Blog aperto

15/11/2019

Questo blog è aperto a contributi da parte di chi li voglia dare.

Lo è sempre stato. Infatti vi si trovano articoli di altri, pubblicati anni addietro.

Certo, chi pubblica qui sa che non avrà uno stuolo di lettori che sono davvero pochi (sinora non si è andati oltre i 20).

E’ quasi un colloquio tra intimi. Però in crescita, devo dire, da quando, neogiubilato, ho iniziato a riattivarlo.

La porta è aperta.


I maiali esistono

14/11/2019

Predatori di oro e predatori di carne

Nello slancio di denunciare le querele strumentali e opportunistiche delle donne dell’élite mondial-nazionale su fatti forse accaduti decenni orsono (Metoo e assimilati) si è fatta strada tra gli attivisti del Movimento Maschile – e su alcuni media di Destra  – la tesi secondo cui tutte quelle denunce sarebbero false, tutte le molestie inventate, tutti gli abusi immaginati, tutti gli stupri falsi.

Non ci siamo. Assolutamente no: nessun negazionismo, nessuna giustificazione, nessuna minimizzazione.

I maiali sono sempre esistiti ed esistono.

E’ impossibile sapere chi siano ma una cosa è assolutamente sicura: una parte di quelle denunce, indeterminabile ma certa, è vera, fondata e indiscutibile.

Non sapremo mai quanto vasta sia quella parte, non sapremo mai quanti siano i maiali né chi lo sia.

Quello che sappiamo con certezza è che esistono.

Esistono i predatori di denaro e gioielli ed esistono quelli che predano la carne.

I maiali esistono.

Nemici delle donne e nemici degli uomini veri.

 

 


Il libro nero. Degli altri.

05/11/2019

Homo sapiens

Figlio di Dio o di Satana?

Si sa, ciascuno vede la pagliuzza (e la trave) nell’occhio altrui. Il tronco nel proprio occhio, non lo vede.

Sono stati scritti tomi sui delitti degli altri.

Il libro nero del Comunismo (scritto da filocapitalisti) quello dell’Islam (scritto da un cristiano) quello del Cristianesimo (scritto da un ateo) quello del Capitalismo (scritto da marxisti).

Il libro nero del nazifascismo, in effetti, risulterebbe superfluo. Ha il posto che gli compete nel Libro nero dell’Umanità.

Ciascuno è andato a vedere i crimini degli altri, per nascondere, limitare, giustificare i propri.

Ma di chi è figlia questa specie?

 

 


Liberazione dei sentimenti e delle passioni? Voilà!

05/11/2019

La leccornia è servita

È noiosissimo, ma bisogna ricordare di nuovo una delle tante meravigliose conquiste del femminismo. La liberazione dei sentimenti e delle passioni, la liquidazione del bigottismo, del controllo sociale sugli affetti. La valorizzazione delle pulsioni, la nobilitazione delle relazioni in ogni ambito, in ogni contesto.

La libertà, finalmente, dopo millenni di repressione e controllo sui sentimenti spontanei delle donne e degli uomini esercitato dal patriarcato etc.

Per “implementare” quella grande conquista, in varie aziende USA è stato adottato un regolamento che vieta, pena il licenziamento, la semplice instaurazione di legami affettivi interni (oggi negli USA, domani altrove, come sempre).

In applicazione del quale è stato liquidato l’A.D. della McDonald’s, Steve Easterbrook. Regolamento che egli aveva firmato e sul quale forse dissentiva, ma forse no.

Questa è la libertà dei sentimenti in versione femminista.

Sandwich confezionato come da ricetta. Vi è piaciuto?