Immortalità femminile

23/03/2020

La durata è di polarità femminile

“Meglio un giorno da leoni che cent’anni da pecora” è una massima maschile che esprime la propensione degli UU all’intensità a scapito dell’estensività e della durata che sono invece un orientamento femminile.

Quella vocazione alla prestazione intensa ma breve è ovviamente supportata da un corpo e da una psiche conformi allo scopo. Finalità della quale hanno bisogno come le rondini, avendo le ali, hanno bisogno di volare.

Queste diverse vocazioni si riverberano in tutto il comportamento e nelle prospettive di vita, sono inscritte nei nostri geni e spiegano un ampio ventaglio di comportamenti e attitudini. 

Le femmine – ad es. – sono molto più autoprotettive degli UU, mettono a rischio salute e vita in misura enormemente inferiore ai maschi e lo fanno solo a vantaggio dei figli piccoli (quando lo fanno). Gli sport estremi sono appannaggio maschile, le attività lavorative rischiose pure, comprese quelle in ambito domestico (*).

Oggi questa differenza spiega perché il Covid-19 uccida più maschi che femmine, benché nelle fasce d’età maggiormente colpite le femmine rappresentino quote del 55 – 60 fino al 75%. La maggiore efficienza del sistema immunitario le protegge meglio. Anzi questo spiega persino perché le malattie autoimmuni colpiscano di più le femmine dei maschi (questo sembra un’assurdità e invece conferma la tesi **).

Quella differenza spiega anche perché tra i medici cubani giunti in aiuto non ci siano femmine (fatto già denunciato oggi dalle femministe nostrane come manifestazione di discriminazione… sic!).

La durata è femminile, l’intensità maschile (lo si vede anche a letto…).

Durata e immortalità terrena

Oggi il sistema sembra sgretolarsi di fronte al virus perché non vogliano che alcuno ne muoia, neanche se bisnonno o trisnonno. A tutti vogliamo garantire un’immortalità terrestre (che può essere solo temporanea, ciò è banale) ma che è comunque il massimo che si possa fare. E lo stiamo facendo.

E’ dunque in azione la forza di un valore, la durata, l’aspirazione ad una sorta di immortalità terrena che è di polarità femminile.

Gli UU cercano l’immortalità – post mortem – in altro modo: con le opere, le conquiste, le realizzazioni, le grandi gesta da tramandare ai posteri e vivere così nella loro memoria, come se sentissero di essere mortali.

Infatti, solo i maschi sono mortali.

Verità che noi conosciamo da sempre. Noi, pochissimi.

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(*) Cesare Brivio mi riferì quanto segue. Ad un convegno sull’incidentistica sul lavoro il relatore pose da domanda sul chi subisse il maggior numero di gravi incidenti in casa. Le femmine, risposta unanime… ma errata. I piccoli incidenti sono patiti dalle femmine, quelli più gravi dai maschi, anche in ambito domestico.

(**) Questo fatto sembra assurdo e contraddittorio e invece è quasi ovvio. Le malattie autoimmuni derivano da errori di lettura del sistema immunitario che spara contro quel “sé” che dovrebbe invece difendere. Ma un esercito più numeroso e più sensibile sarà anche quello più soggetto ad errori. Cmq ci tornerò sopra perché il fatto è davvero interessante.


Il trionfo dell’immortalità

22/03/2020

 

Una controverità stupefacente

Tutto il mondo sa e giura e proclama da decenni che l’economia, gli interessi del sistema capitalistico, insomma il profitto è il Dio planetario della nostra Era cui ogni cosa, ogni bene, ogni altro valore è sottomesso.

Dall’avventore del bar sottocasa ai massimi filosofi dell’Occidente, tutti, senza eccezione, denunciano quel dominio assoluto.

Verità elementare, inconfutata, incontrovertibile, su cui non è ammesso il minimo dubbio.

Senonché…

Senonché assistiamo ad una crisi del sistema che non ha precedenti. Caduta libera delle Borse, tracollo di interi settori economici. Governi liberisti che puntano a nazionalizzare aziende colossali, ipotesi di chiusura delle Borse, crollo del PIL, vincoli ferrei di bilancio che fondono come burro, azzeramento dei redditi di intere categorie socioeconomiche nel commercio, nelle professioni liberali, nell’artigianato, nel turismo, equilibri regionali e mondiali in bilico e via elencando.

Lo sconvolgimento è impressionante. Ha chiuso persino Las Vegas…

Tutto ciò per cosa? A che fine, perché?

Per conservare in vita, (in ciascun paese) alcune decine o qualche centinaio di migliaia di persone che in altri tempi e in altri luoghi, sotto un qualsiasi altro sistema, verrebbero mestamente salutate con un doloroso addio. 

Persone da millenni qualificate come nonni, in piccola parte, e in massima parte come bisnonni o trisnonni addirittura, tuttora in vita in forza delle conquiste della Tecnica, senza la quale non sarebbero giunti a quella età. Questi noi vogliamo salvare. Insieme ad essi altri più giovani, ossia, un po’ meno vecchi ma con patologie tali per cui, senza la Tecnica, sarebbero già morti.

Sono sotto minaccia nella mia famiglia mia madre con i suoi 94 anni. Mia cognata già salvata da un ictus grazie agli elicotteri del 118 e agli stent della nuova chirurgia e che vive di cortisone, mio fratello diabetico che va avanti ad insulina come mio cognato, l’altro cognato che con l’elettronica in corpo sopravvive alle sue 750.000 sigarette e ai suoi 115 chili. Sono a rischio perché sono vivi. Senza l’odiata Tecnica, sarebbero già morti.

Adesso, per salvare loro e altri come loro, l’intera economia della Tecnica viene fermata. Da quali forze? Chi ha ordinato ai governi di paralizzare il Dio dell’Occidente? Quale forza è entrata in campo?

Un valore morale: non vogliano che i malati e i vecchi se ne vadano. Vogliamo fare ogni cosa per salvarli, anche a costo di mandare in pezzi il supposto idolo del PIL e azzerare i profitti. 

Ma non erano questi gli Déi dell’Occidente? Non era la materia a dominare il mondo come ci insegnarono i nostri cattivi maestri? 

No.  E’ alcunché di immateriale, impalpabile, invisibile. Erano i valori, oggi questo valorevogliamo l’immortalità (almeno temporanea),  siamo disposti a tutto per essa e ci danniamo perché la Tecnica non regala ancora anni a coloro che madre natura da tempo richiama a sé.

Per garantire l’immortalità ai mortali, abbiamo costretto all’abdicazione quello che era il Dio Occidentale. Quel che credevamo fosse Dio.  Non lo era. Non lo è.

Un valore ha fermato il mondo e nulla il dollaro poté.

Come se avesse ragione Nietzsche là dove sentenzia che nulla è più potente della morale.

“…nessuna maggiore potenza trovò Zarathustra sulla Terra che quella del Bene e del Male.”

I materialisti sono serviti.

 


Eravamo immortali

20/03/2020

Eravamo…

La neocorteccia lo sapeva. Anche il profondo di noi l’ha sempre saputo.

Ma tra la prima e il secondo, nel territorio nebbioso della semicoscienza, ci cullavamo nel sogno folle, eppure in qualche modo fondato, dell’immortalità.

La Tecnica ci aveva drogati con la somma stupefacente dei suoi trionfi.

Dalla penicillina alla pandemia, l’incantesimo si è spezzato. Il delirio onirico è evaporato.

L’immortalità è finita. 


Tu quoque Tim….?!

12/03/2020

Anche tu…!

 

In occasione del 31° anno dalla nascita del Web, Tim Berners Lee sottolinea l’importanza delll’invenzione in momenti come questo. Permette tra l’altro di studiare, lavorare, informarsi ( e stare in contatto e fare acquisti etc. etc) .  Giustamente. Ma poi aggiunge…

“Il mondo ha fatto importanti progressi sulla parità di genere ma il web ancora non è accessibile alle donne, le discrimina e i governi fanno poco”.

No, grande Tim, no…! …anche tu catturato dalla potenza gravitazionale del Buco Rosa…


Weinstein condannato. Bene

11/03/2020

Separare il grano dal loglio

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La difesa delle ragioni maschili non ha nulla a che vedere con la copertura dei crimini maschili e questi esistono davvero.

Le denunce di violenze maschili non sono tutte vere, non è necessario dirlo, ma non sono nemmeno tutte false.

Quelle che andarono con quell’uomo non lo fecero certo per soddisfare i loro pruriti inguinali. Io stesso, se fossi gay, avrei cercato di meglio (senza offesa, ma è così). Molte l’hanno fatto per calcolo, avendone un tornaconto. Il solito scambio carne/benefici.

Ma è impossibile che tutte le denunce di violazione siano false, sia in generale sia nel caso specifico. Se pensiamo che anche in questa occasione  il denunciato sia innocente, dove andiamo a cercarli i violatori veri? Solo nei vicoli delle periferie?

Che questi uomini di potere abusino della loro posizione per il sesso (come per tanto, tanto altro…) è altamente probabile ed è impossibile che tutto sia stato inventato. 

Siamo qui a denunciare l’utilizzo dei crimini di una minoranza per la demolizione dell’intero genere maschile, non a denunciare i soprusi che subiamo strutturalmente per poi nascondere i delitti dei delinquenti.

Le nostre ragioni non occulteranno i torti altrui.

I maiali esistono

Patrioti siamo, per i quali è sacra la patria propria e anche quella degli altri. Non nazionalisti, per i quali le patrie altrui sono profanabili.

Menzogna e slealtà lasciamole alle Ariane.

 


Salviamo il soldato Stasi

09/03/2020

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Il nostro commilitone, Davide, è rimasto impigliato nei cavalli di frisia. Ha la nostra divisa e il nemico vuole finirlo.
Non ci chiediamo se sia cattolico o valdese, liberale o comunista, nero o bianco.
Della Julia o della Taurinense. Non se lo chiese mai nessun soldato, di nessun esercito.
Domande inconcepibili e inammissibili.
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Noi usciamo dalla trincea per sottrarlo dalle amorose grinfie del nemico. Ciascuno con le forze che ha. Con il kalashnikov, con le frecce, con la cerbottana. Spariamo qui:
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https://stalkersaraitu.com/un-fondo-di-protezione-legale-per-il-blog/


Cortocircuito imminente

07/03/2020

Non vuoi vedere il figlio? Paghi

Lo vuoi vedere? Pagherai

La magistratura ha sentenziato che il separato che non vede i figli deve pagare in dollari sonanti (*). Perde il condiviso e risarcisce la “vittima” cioè firma assegni alla ex. I milioni che hanno avuto visite centellinate o negate dalle ex per settimane, mesi e persino anni, chi li ha risarciti?

Se non vedi i figli perché non vuole lei, ti rassegni e lei non paga. Non non li vedi perché non vuoi tu, paghi.

Nel frattempo la magistratura ha anche sentenziato che chi non paga conserva il diritto di vedere il figlio. Per ora. Sentenza che si oppone alla pretesa di esclusione dalle visite a danno di un padre che non paga.

Qui dunque un padre che non paga è stato salvato. Sentenza davvero anomala. Tutta da spiegare. Ma chi promosse la pretesa sentiva che avrebbe potuto vincerla. L’ha persa. Ma aveva fiutato bene l’aria che tira. 

Diamo tempo al tempo e chi non paga verrà escluso dalle visite. In questo modo si potrà farlo pagare per le mancate visite. Nessuno vedrà il cortocircuito.

E la giurisprudenza sarà “omogenea”. Come dovrebbe essere.

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(*) Trib. Roma sent. n. 22638/19 del 17 ottobre 2019.