Meglio la libertà

Con il Covid è esplosa sui media la – banalmente detta – infodemia. Siamo finiti nel marasma di una informazione pirotecnica, demenziale, autocontraddittoria, folle e non lontana dal caos primordiale. Si legge di tutto, il contrario di tutto, il niente e l’opposto del niente, la metà di qualcosa, un miliardesimo del nulla.

Una buriana travolgente che lascia storditi. Le bussole impazzite, le vele fatte a pezzi. Non parliamo della rotta, di cui ci siamo semplicemente scordati.

Un casino pazzesco chiamato libertà di stampa.

In Cina invece le cose sono semplici: tutti sanno ciò che vuole il Governo. Non ci sono contraddizioni, controsmentite. Non ci sono infettivologi, virologi, epidemiologi a parlare e a straparlare. Non ci sono…ufologi del virus. Là c’è una verità certa, semplice, utile, conforme, tranquillizzante. Armonica. Confezionata in ambiente asettico, distribuita in atmosfera controllata. Facilmente digeribile.

Chi ha provato a diffondere info stonate (a disturbare l’Armonioso Ordine Sociale) si è beccato 4 anni di galera.

Tenetevi l’Ordine Armonico, noi la caotica libertà.

8 Responses to Meglio la libertà

  1. Enrico ha detto:

    Il punto non è che tu possa essere identificato dal governo. Le forze dell’ordine, ovviamente, possono già verificare in qualsiasi momento chi sei, ma la legge non può punirti se non fai nulla di illegale, e comunque dopo, si spera, un equo processo.
    Il punto è proprio farti identificare dai non-cittadini, in modo che, se scrivi qualcosa di non conforme alla dottrina progressista, i novelli inquisitori possano riservarti questo (*) trattamento. Farti perdere il lavoro, ostracizzarti, o anche metterti ansia che qualcuno possa aspettarti sotto casa.
    Naturalmente per i nostri nemici, il fatto che chiediamo l’anonimato è la prova che siamo brutte persone, altrimenti non avremmo problemi ad esprimere le nostre opinioni. Perché in fondo c’è la libertà di parola, no? Non siamo mica in un regime, perbacco!

    https://www.pianetalecce.it/2017/01/selvaggia-lucarelli-gianluca-del-buono-marcello-nicchi-arbitro-denuncia-violenza-donne/

  2. Enrico ha detto:

    V’è un nutrito numero di luminosi intellettuali “antifascisti” che si stanno, però, prodigando da tempo per portare un po’ di ordine in questo disdicevole caos.
    Ricordo nitidamente un amaca del pacato Michele Serra che faceva campagna per “l’identità digitale”, cioè l’obbligatorietà imposta dal governo, di postare in ogni spazio virtuale con le proprie generalità. Concludeva con un ottimista “Ci arriveremo, dato che siamo ancora un paese civile.” Non ho idea di quali “paesi civili” applichino questa norma, se non, appunto, Cina e Corea del Nord.

    • RDV ha detto:

      Stento persino a capire. Siamo già tutti monitorati dai governi in tutto il mondo e in più dai potentati del Web (Google, FB e company). Siamo anonimi solo tra noi. I governi sanno benissimo chi siamo. Poi ci sono quelli che ti mettono in galera. In Cina, ma anche Turchia e in Russia e in Arabia e in … Nessuno di noi privatamente può minacciare la libertà degli altri in modo legale. Lo possono fare solo i governi e quelli di bigdata. Quanto a me io sono stato sotto osservazione della Digos dal 1998 al 2002. Lo so perché si sono traditi da soli.

      • RDV ha detto:

        Anzi: il mi nome è stato sul web dal 1998 Rino Barnart (Della Vecchia) a suo tempo con tanto di indirizzo fisico (via del Piave 6 – Belluno) e numero di telefono (fisso, sì quello di casa….)

  3. RDV ha detto:

    Le dittature sono più efficienti delle liberaldemocrazie in tanti campi. Le decisioni politico-amministrative, non trovando opposizione, possono essere rese effettive molto velocemente. E’ uno degli argomenti dei nemici della libertà, i quali ovviamente dimenticano che non possono opporsi in alcun modo neanche alle decisioni che li danneggiano. Che non hanno voce né sui media, né sul web. Portati in tribunale non possono difendersi perché anche i loro avvocati vengono messi dentro (il carcere, se va bene, la bara, se va peggio). Là gli agenti dello Stato possono agire contro i cittadini a piacimento.
    Ovviamente là nessuno sa cosa succeda, solo ciò che vuole il governo. Si tratti di epidemia, inquinamento, morti sul lavoro, suicidi, etc. Come nella DDR, dove le statistiche sui suicidi non venivano pubblicate, quindi non c’erano suicidi. Quanti morti sul lavoro ci sono a Cuba? Quanti muoiono in esercitazioni militari in Nordcorea? Nessuno…

  4. armando ha detto:

    È vero x la Cina, la cui realtà va del resto letta tramite il confucianesimo anche se quel regime si chiama comunista , ma è vero anche che una libertà caotica è una contraddizione in termini. caos significa in ultima analisi arbitrio, e nell’arbitrio pascolano bene i più forti e chi ha il potere , non i più deboli. Tenere insieme vera libertà e una società che abbia un suo ordine , credo sia possibile solo quando la società ha interesse che il popolo partecipi consapevolmente e razionalmente alla vita pubblica e faccia di tutto x promuovere tale autentica partecipazione , che non si esaurisce negli ormai inutili, a questo fine, finti spettacoli elettorali i cui attori si somigliano ben oltre le palle infuocate che si lanciano l’un altro. ossia ci vorrebbe un autentico spirito comunitario .il che non è.

    • RDV ha detto:

      E’ palese che la Cina non è un paese comunista, ma liberista (il che non ha niente a vedere con il liberalismo, come infatti si vede). Citavo l’Armonia proprio perché è un principio confuciano, assunto dal partito dopo l’abbandono dell’ideologia rossa. Una giustificazione della repressione di ogni opposizione politico-sociale.
      Quelli di Tien-An-Men. “Volevamo la libertà senza il capitalismo. Ci hanno dato il capitalismo senza la libertà”.
      Ma è il futuro che attende tutti. Questione di tempo.
      (Ho in cantiere da tempo un art su democrazia, liberismo, liberalismo, libertarismo… mah, vediamo)

  5. ericlauder ha detto:

    Ci sono rari casi in cui una dittatura è più efficiente della democrazia.
    La situazione attuale mi ricorda un po’ una scena di World War Z, il film con Brad Pitt dove gli zombie conquistano quasi tutto il mondo…tranne la Corea del Nord che all’inizio dell’epidemia da’ semplicemente ordine di strappare i denti a tutti i cittadini, in tal modo anche se uno viene morso e si trasforma in zombie non riesce a infettare gli altri.

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