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Cromolandia, nel quadrante orientale della Galassia, è popolato da un’esoumanità divisa in due razze. La Gialla e la Verde. Anche là esistono leggi, giudici, sentenze, pene e prigioni. Anche là tribunali con esseri che giudicano e sentenziano ed altri invece condannati all’inferno. Questo era noto da tempo.

Recenti segnali raccontano però di una realtà sorprendente, inattesa. Si è venuti a sapere che sugli scranni dei giudici siedono soltanto i gialli e non vi si trova alcun verde. I condannati invece sono tutti verdi e tra di essi non si ritrova alcun giallo. Eppure non esistono leggi che impediscano ai verdi di diventare giudici, né viceversa che vietino l’incarcerazione dei gialli. Le leggi lassù sono imparziali. Il regno della parità.
Singolare realtà celebrata là come Fondamento Cosmico della Giustizia Suprema.
In Cromolandia sarebbe così da tempo, ma pare che di recente qualcuno si sia chiesto: “A quale titolo i gialli giudicano se mai nessuno di essi viene giudicato? Come mai sui banchi degli imputati ci stanno solo i verdi e sugli scranni dei giudici solo i gialli? Come osano i gialli condannare se non vengono mai condannati? Chi ha consentito ad essi di diventare giudici se mai vengono giudicati? Chi ha dato a quelli che non sono mai colpevoli il potere di condannare coloro che non riescono ad essere innocenti? Chi è stato? …e come osano gli ‘innocenti’ condannare i ‘colpevoli’ ?”
Chi ha orecchi per intendere, intenda.
Chi non intende, questa volta non sarà perdonato …da Dio. Figuriamoci da noi…
Beh, se non altro su Cromolandia le leggi sono formalmente imparziali, non ci sono convenzioni di Istanbul, quote rosa e discriminazioni “positive”. Quando ricostruiranno, almeno si ritroveranno le fondamenta già fatte.
Questo fatto svela poi un’altra panzana femminista, quella secondo cui la scuola è piena di FF perché “hanno stipendi da fame” e la scuola non ha più prestigio. Anche in magistratura stipendi da fame e perdita di prestigio? Qui e altrove?
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Quanto alla scuola, altrove gli stipendi partono (a inizio carriera)
da 1.700 Spagna a 2.300 Francia (netti). In Irlanda a fine carriera 60.000 lordi ossia il doppio che in Ita (si possono ipotizzare circa 3.500 netti) E le scuole sono femminilizzate ovunque allo stesso modo… ergo?
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Ancora. In Ita lo stipendio di un prof inizia con 1.342 + bonus Renzi netto di 60 = 1.402 netti, dopo 8 anni 1.550, dopo altri 8-10anni (non ricordo bene) 1.650, verso i 30 anni di servizio ca. 1.850 netti (o forse qcsa in più). (Dati precedenti all’ultimo contratto)
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Mia moglie, ultimi anni (8-10) da insegnante della materna 1.730.
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Stipendi da fame?
Beh sì, lo ha detto anche il papa…
A proposito delle percentuali “bulgare” femminili nella scuola, questo è quanto scrissi su riflessioni.
https://www.riflessioni.it/forum/cultura-e-societa/12022-cose-veramente-il-maschilismo-9.html
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15-01-2008, 21.22.34
misterxy
Data registrazione: 15-01-2008
Messaggi: 200
Riferimento: Cos’e’ veramente Il maschilismo?
Nella scuola, ad esempio, in tutti i paesi dell’OCDE, gli insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola elementare sono in maggioranza femmine, con una media del 94%.
Nel ciclo della scuola secondaria inferiore OCDE la media delle
insegnanti femmine è del 62,7%; in Italia siamo al 73,3%, contro il 62,8% della Francia e il 56,7% della Germania. Alle superiori, di fronte a una percentuale femminile media OCDE del 48,9%, in Italia siamo al 58,8% (Francia 50,6%, Germania 39%). Quello che è più “interessante”, in proiezione futura, è la percentuale femminile secondo i gruppi di età. Nella scuola superiore, le insegnanti femmine sono già il 60% tra i 30 e i 60 anni. La tendenza alla femminilizzazione del corpo docente è irreversibile, in tutti i paesi esaminati.
(Solo all’Università il numero degli insegnanti uomini è maggiore; per ora.)
Ora, vi chiedo, l’istruzione è o non è un grande potere?
Pensate sia giusto introdurre anche le “quote azzurre”, oppure no?
Ritenete esista un “soffitto di cristallo rovesciato” ? (…)
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Bene, auguriamoci che la magistratura si femminilizzi sempre più e che piano piano gli uomini diventino una esigua minoranza.
Anzi, speriamo che un giorno la magistratura sia composta esclusivamente da donne.
Amen.
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Fai clic per accedere a Cepej.pdf
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Emerge come, in 22 paesi, il numero di donne giudici abbia
superato quello degli uomini:
Giudici professionali – anno 2012
In alcuni, la percentuale è assai alta: così in Slovenia e Latvia, dove
giunge ad oltre il 77%, ed in Romania, dove supera il 70%, mentre poco al di sotto è quella di Serbia, Ungheria, Croazia e Grecia. Superiore al 60% è in Bosnia-Erzegovina, Estonia, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca, mentre poco inferiore è in Francia, Lituania, Macedonia e Portogallo.
Infine, ci si attesta tra il 56% ed il 50% in Montenegro, Paesi Bassi, Italia (51,2%), Finlandia, Danimarca e Spagna. Quasi la stessa percentuale, ma con una lieve prevalenza maschile, si riscontra invece in Israele, Austria, Belgio e Svezia. Si procede così in sistemi in cui il rapporto si inverte, sino a ridursi notevolmente la percentuale femminile in Irlanda del nord (22,2%), Armenia (21,9%), Scozia (21,6%) e Azerbaijan (10,5%).
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https://www.giustiziainsieme.it/it/il-magistrato/499-la-composizione-della-magistratura-togata-oggi
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La “femminilizzazione” della magistratura è un fenomeno che accomuna la grandissima parte degli Stati europei.
In base al rapporto CEPEJ 2018, possiamo osservare che l’Italia, quando alla distribuzione di genere della magistratura, è perfettamente nella media degli Stati considerati. Se in Spagna abbiamo l’identica percentuale (D 53% – U 47%), in Francia il rapporto è ancora più accentuato (64%-36%), così come, ad esempio, in Ungheria (69% – 31%), per arrivare la presenza di donne a percentuali quasi “bulgare” in Lituania e Slovenia (rispettivamente con una percentuale femminile del 78% e 79%).
In controtendenza, invece, sono i paesi anglosassoni, presumibilmente influenzati anche dal diverso sistema di accesso, con provenienza dei magistrati dalla professione forense (UK=34%, Scozia 27%).
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Grazie.
Sapevo della Francia e dell’Italia. In Fra la crescita è veloce perché i corsi per la magistratura vedono le FF quasi all’80%.
Il fatto significativo è che in Europa la presenza femminile nella magistratura è ancora più marcata ad Est, ossia laddove esisterebbero ancora delle società fortemente “maschiliste”, dove l’uomo “non è uno zerbino” e “detta le regole”…(?)
Così narrano anche in ambito MoMas numerosi uomini convinti che al di fuori dei confini nazionali sia tutta una meraviglia.
Peccato che i fatti dimostrino l’esatto contrario.
Per esempio: in Romania, già nel 2018, le percentuale femminile superava il 70%… nella tanto decantata Ungheria di Orbán era del 69%, non parliamo poi della Lituania e della Slovenia, rispettivamente al 78% e 79%.
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Nel mondo circa il 95% dei carcerati è M. Quando il 95% dei giudici sarà F forse a qualche maschio suonerà un campanello nella testa (di granito).
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E lo saranno, perché un giorno non molto lontano la magistratura sarà veramente un feudo rosa nella gran parte dei Paesi, come già accade nella scuola.
Ma va bene così, perché gli uomini hanno un assoluto bisogno di diventare anche ufficialmente (ufficiosamente lo sono già) il secondo sesso.
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Rino, leggi qua:
Fai clic per accedere a 23-DAmico-FQC-4-20.pdf
Nel mondo circa il 95% dei carcerati è M. Quando il 95% dei giudici sarà F forse a qualche maschio suonerà un campanello nella testa (di granito).
Chi è stato? Sono stati i verdi!
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Ne avevo fatto cenno in Qmdt. La funivia di Stresa mi ha indotto a …dilungarmi. Uomini in rovina e in galera. Una femmina li persegue, altre femmine li condanneranno…
Motivo? La magistratura giudicante è già a maggioranza F. Quella inquirente ancora no.
Come mai questo divario? Perché la giudicante ha orari più comodi.