Il Corriere invece ci parla solo dell’aumento dal 35 al 41% (giacché se il totale dei morti scende …ogni sua parte rimanente sale) come fanno anche Avvenire ed altri fogli del regime.
Le femministe negano. Negano il 95% di ciò che è esistito ed esiste perché è creazione maschile. Non ne parlano mai e sempre impediscono che se ne parli.
Parlano sempre del male, del bene mai. Delle mille civiltà, delle infinite invenzioni, scoperte, creazioni che costellano la storia non si occupano. Vietano di occuparsene.
Non vogliono vedere la panoplia della ideazioni, delle opere, delle realizzazioni umane perché sono quasi del tutto il prodotto dell’ingegno, della fatica, del sacrifico, del coraggio, dell’entusiasmo, della genialità degli uomini.
Non vedono il bene, come fosse ovvio, dovuto. Sta là, nato dal nulla, autocreato. Gratuito come il sole, il mare, i monti. Scontato.
Non possono vedere perché il cuore è malato.
L’ammirazione s’è trasformata in rancore. Accecate dall’invidia, non vedono che quell’immensità è stata creata anche per loro. Non vedono il dono, se ne sentono offese.
Perciò nascondono, occultano, eclissano. Oscurano il bene: opera del nemico. Negano, senza fine negano.
Oggi 31 gennaio 2021 la Marzano, su La Stampa, ci squaderna la verità. Non dice che ci sono in giro dei misogini (il che è vero) non dice che una minoranza (forse cospicua) odia le donne, il che è possibile. Dice che gli uomini odiano le donne. Si tratta solamente di analizzarne il perché.
“Gli uomini”, senza limitazioni. Finalmente detto fuori dei denti, papale papale.
Questo odio universale maschile è un fatto è ed perciò fuori discussione, infatti sta alla base della discussione (cioè del monologo, che è la sola “discussione” che le femministe conoscano).
Ringraziamo l’interessata per aver fatto chiarezza, per aver suggellato ciò che sosteniamo da sempre: il femminismo insegna alle donne di essere odiate dagli uomini. Non da alcuni, da tutti. Padri, nonni, zii, figli, mariti, amanti, amici, colleghi. Con le conseguenze formative che ciascuno intuisce.
In giro c’è dell’odio, è vero, e c’è gente che semina odio, verissimo, e che inocula veleno tra i sessi. Si tratta di vedere chi nutra odio per chi e chi lo semini a bracciate, da mezzo secolo.
Zaniolo dice che “Si assumerà le sue responsabilità.” Grande. Trascinati da uno slancio spontaneo di ammirazione (dimenticando per un istante che comunque non ha scelta) gridiamo: “Bravo Nicolò, sei un uomo vero”. I veri uomini fanno così, si assumono le proprie responsabilità, pagano le conseguenze, volute e non volute, dei loro atti, come ai vecchi tempi.
Quella lode ci sgorga dal cuore perché – riconosciamolo – anche noi siamo vecchi dentro, intrisi di veteromaschilismo, cariatidi del patriarcato. Lodiamo un uomo che si comporta da vecchio perché siamo cavallieri antiqui, affetti dall’immortale Alzheimer del verbo dare, dal Principio di Lealtà.
Fossimo più evoluti, updatati, diremmo altro. Diremmo che il bravo Nicolò si sta assumendo le responsabilità non sue-di lui, ma quelle sue-di lei.
Se fossimo più svegli compareremmo i tuoi obblighi ai suoi diritti, il tuo dare al suo ricevere. E grideremmo: Basta, ora basta!
Una frattura diversa da quelle idealpolitiche è da tempo in allargamento tra gli uomini. Si tratti dei risvegliati e coscienti o dei semisonnambuli incoscienti. Non fa differenza. .
Ci sono quelli del VAB – Vogliamoci ancora bene! – e quelli del REF – Ragazze, è finita! . Quelli che pensano e sentono che c’è un futuro insieme, che non è finita qui e quelli che ne hanno abbastanza e non ci credono più. Innamorati, nonostante tutto, contro disamorati senza speranza.
Unionisti per la rinascita e Separatisti per la libertà, secondo esperienza personale più che filosofia, con le simmetriche accuse. Non distruggiamo tutto per colpa del Covid femminista, dicono i primi, non diamogliela vinta. E poi cos’altro resterebbe?
L’ingenuità è finita, sentenziano i secondi, quel vostro “amore” lo pagherete caro. Noi non pagheremo. Adios amigas!
Ammesso che – qui – qualcuno vinca, lo sapremo tra cent’anni.
“Noi donne: otto motivi per fare sesso” è il titolo di un articolo pubblicato sul portale di un giornalone la primavera scorsa. . Il sospetto c’era. Tu hai solo un motivo per fare sesso, lei ne ha ben otto. Tra questi forse figura anche la voluttà (in termini filosofici: la goduria) …ma. ..forse …però. Gli altri 7 fingiamo di non conoscerli. .
Ragazzi, che batosta.
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Non ho potuto leggere l’articolo. Chi riuscisse a scovarlo…
Qualche femminista ha proposto l’incarceramento ope legis di tutti i maschi al compimento del 18° anno e fino al 35°. Tutti dentro, a prescindere, in via preventiva. . L’idea è buona perché ha un solido fondamento. La maggior parte dei reati che creano allarme sociale (paura) e la quasi totalità dei crimini cruenti è infatti perpetrata da uomini di quella fascia di età. . Senonché la sopravvivenza dell’umanità è stata garantita per quasi 100.000 anni proprio da quegli stessi (giacché a 40 anni quelli che non erano morti erano moribondi) e quasi la totalità delle invenzioni, delle creazioni, delle scoperte, delle opere edificate nella storia sono state il parto di quei “delinquenti”. Maschi viventi naturalmente una vita da adulti. Una sola. . Adesso, da adulti, ne viviamo più di tre e questo ci annebbia. Così dimentichiamo che per 99.900 anni il 99% del bene è stato opera di quelli che la vecchia paura e il nuovo rancore vogliono ingabbiare a 18 anni. . Tutto ciò che esiste – reso invisibile dalla Grande Manipolazione – è opera loro.
Il male del mondo è in espansione perché la sua definizione è in espansione. Domani occuperà il mondo intero.
. Il femminismo, di decennio in decennio, ha insegnato alle donne ad offendersi, a farlo sempre più profondamente, per un numero sempre maggiore di parole, di gesti, di atteggiamenti, per motivi sempre più immateriali, sempre più sfuggevoli ed imprevedibili. , Ha insegnato loro a considerare molesto oggi ciò che ieri non lo era, a vedere la possibile offesa dietro ogni risvolto, dietro quasi ogni parola, a considerare una possibile lesione della loro dignità dietro ogni tono, ogni sfumatura del linguaggio verbale e gestuale degli uomini. . Ha insegnato ad indagare se e quanto e quando e come dietro le parole ed i gesti dei padri, dei mariti, dei fratelli, dei colleghi, degli amici, di due, dieci, venti, quarant’anni prima vi fosse un qualche aspetto, una qualche possibile ombra di sconsiderazione, di maltrattamento, di ingiuria, di molestia, cosicché quel che fu sperimentato in forma positiva, quel sentimento che fu vero in quel momento ora subisca una diversa lettura e diventi falso. Quel che fu bene, diventi finalmente male. . Ha insegnato a rivisitare le proprie esperienze sessuali per vedere se mai vi sia stato un momento in cui si sono sentite sollecitate, pregate, spinte o in qualche modo incalzate e quel che fu forse ritegno, prudenza o cautela superate dalle lusinghe, dalla forza degli affetti o semplicemente degli ormoni, diventi ora prova di una volontà contraria che non osava manifestarsi e perciò stupro. . Ha insegnato a rimemorare non solo quel che fu male, ma soprattutto quel che sembrava bene o che fu vissuto con indifferenza o positivamente o con entusiasmo. Ora derubricato nella cartella del male. . Tutta la relazione è prossima ormai ad essere liquidata come violenza. Manca poco ed ogni tratto, ogni aspetto, ogni versante della relazione con gli uomini verrà finalmente letto e sentito per quel che è veramente, ossia un male. . E’ violenza ciò che viene percepito come violenza, è male ciò che viene giudicato male. Il male del mondo è in espansione perché la sua definizione è in espansione. . Quando gli uomini ne prenderanno atto, il conseguente sconvolgimento lascerà sgomenti. Perché anch’essi faranno altrettanto e nel mondo resterà soltanto il male.
. Con la forza, il coraggio, le mutilazioni e la morte prematura costruirono il benessere e l’opulenza di quelle che ora infangano i loro sacrifici e denigrano quella vis che fu ed è sostegno del mondo.
Vis. Intensità maschile dell’energia vitale. . Entrano in istituzioni che non hanno creato, in palazzi che non hanno costruito, giacché non vi è pietra e non vi è mattone sollevati e messi in opera da mani femminili. . Nella casa che abiti, nella città dove vivi.
Siamo in lotta contro prevaricazioni, furti, rapine, stupri e omicidi da prima di Hammurabi. . Queste bestiacce, nonostante millenni di dure sanzioni, sono ancora tra noi. E ci resteranno. . Dureranno ancora millenni. Perciò le munizioni per la guerra femminista contro gli uomini non mancheranno mai. . 25 novembre per sempre.