S’io fossi fascista…

02/11/2022

Se fossi fascista…

…nemico della libertà, di ogni libertà – altrui, beninteso –  se avessi come primo valore la sopraffazione e come prima gratificazione il male altrui, sarei contento di questa nuova legge anti rave party. Ne sarei felice perché saprei che il rave è solo una maschera. Oggi gli agenti della Democratura nascente hanno trattato con i ragazzi, una trattativa leale, alla pari: “O ve ne andate o vi massacriamo”. Domani…

Sarei felice di vedere gli oppositori (al “mio” governo) minacciati, manganellati e incarcerati. Mandati in rovina o almeno silenziati, impauriti. Sarei felice nel sapere che il cittadino deve chiedere il permesso allo Stato per ritrovarsi con altri a far festa senza disturbare nessuno, a bere, a drogarsi, a insordirsi, a sballarsi. Come gli pare e piace.

Sarei felice di vederlo mendicare il permesso di divertirsi (a modo suo) presso l’Autorità Ecclesiastica o il Comitato Centrale del Partito del Popolo, dal Duce o dalla Ducessa. Se fossi fascista saprei che il rave è solo un pretesto, un depistaggio. Il primo piccolo passo.

Ne sarei felice e darei di gomito ai camerati, se fossi fascista. Ma purtroppo non lo sono.

Investigate Hong Kong police brutality, international lawyers demand | The  Times

“I nemici della libertà non dormono mai” (N. de Condorcet). Gli amici invece sognano …fino al brusco risveglio. 

 


Unionisti e Separatisti

31/12/2020

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Una frattura diversa da quelle idealpolitiche è da tempo in allargamento tra gli uomini. Si tratti dei risvegliati e coscienti o dei semisonnambuli incoscienti. Non fa differenza.
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A brief guide to the new war of the sexes. Both sides are 100% right. -  Fabius Maximus website


Ci sono quelli del VAB – Vogliamoci ancora bene! – e quelli del REF – Ragazze, è finita!
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Quelli che pensano e sentono che c’è un futuro insieme, che non è finita qui e quelli che ne hanno abbastanza e non ci credono più. Innamorati, nonostante tutto, contro disamorati senza speranza.

Unionisti per la rinascita e Separatisti per la libertà, secondo esperienza personale più che filosofia, con le simmetriche accuse. Non distruggiamo tutto per colpa del Covid femminista, dicono i primi, non diamogliela vinta. E poi cos’altro resterebbe?

L’ingenuità è finita, sentenziano i secondi, quel vostro “amore” lo pagherete caro. Noi non pagheremo. Adios amigas!

Ammesso che – qui – qualcuno vinca, lo sapremo tra cent’anni.


8 a 1

06/12/2020


OTTO MOTIVI PER FARE SESSO



“Noi donne: otto motivi per fare sesso” è il titolo di un articolo pubblicato sul portale di un giornalone la primavera scorsa.
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Il sospetto c’era. Tu hai solo un motivo per fare sesso, lei ne ha ben otto. Tra questi forse figura anche la voluttà (in termini filosofici: la goduria) …ma. ..forse …però. Gli altri 7 fingiamo di non conoscerli.
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Ragazzi, che batosta.

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Non ho potuto leggere l’articolo. Chi riuscisse a scovarlo…


Un po’ di vendetta, grazie!

08/07/2020

VENDETTISMO

la faida sociale del XXI secolo



Dove ci sono vittime corrono veloci i parenti e dietro loro i giornal-giustizialisti a chiedere …giustizia.
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E chi non la vuole la giustizia? Tutti vogliamo che i responsabili paghino, soprattutto quando imputati sono gli altri. Noi per fortuna stiamo in tribuna e i rigori non li sbagliamo mai. A Ronaldo succede.
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Ma come possono i parenti chiedere giustizia? Quella chiesta e praticata dai consanguinei ha sempre avuto un altro nome. Vendetta si chiamava e la faida era ciò che partoriva.
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Siamo nell’era del vendettismo eruttato dal rancore, dall’infantilismo, dalla femminilizzazione, dalla presunzione e dall’innocentismo, patologie universali.

Orrore alimentato  ogni giorno dai media che sparano in prima pagina l’appello alla vendetta dei parenti e del popolo “innocente”. Poi arrivano i demagoghi a far messe di consensi roteando le manette.  
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Da Viareggio alla Thyssen, da Rigopiano al Morandi, ad ogni crollo, frana, terremoto o alluvione tutti implorano “giustizia”. Carichi di sdegno salgono sul trono delle vittime ad emettere sentenze contro chi, per dolo o per colpa, per necessità o per caso, ne ha avuto a che fare.
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Perciò gridai:  “Maledetti coloro che hanno fame e sete di giustizia!”

…vogliono solamente un sorso di vendetta. 

 


I filmorti

25/06/2020

SOLO I FILMORTI MUOIONO

George Floyd è stato ammazzato dalla telecamera. Senza le riprese sarebbe uno dei tanti semplicemente “scomparsi”.
Se si muore ma nessuno lo sa, non si muore. Si scompare e basta.

Il numero degli assassinati aumenta perché le telecamere sono ormai ovunque. Le abbiamo in mano.
I cops Usa sono tra i più efficienti sparatori del mondo, ammazzano ogni anno 900 cittadini.  Ma anche altrove non si scherza. E perché si dovrebbe dove regnano sovrane censura e autocensura?

Diventa oggi visibile la punta dell’iceberg degli assassinii polizieschi, delle torture in carcere, qui o ad Abu Grhaib, dei maltrattamenti e dei pestaggi negli asili e nelle case di riposo, di cui si ha notizia a settimane alterne.
Partendo da Cro Magnon,  se il destino di tortura e di morte è toccata anche solo a qualcuno su diecimila, le vittime dell’ordine sociale, delle istituzioni “protettive” sono state decine di  milioni.

I filmati ci mostrano oggi ciò di cui eravamo comunque certi, perché conoscevamo la natura di Sapiens.  Ora vediamo ciò che già sapevamo.


Barxismo

08/05/2020

…marxismo da bar

La spiegazione materialistica della storia passa per essere la più acuta, profonda e rivoluzionaria mai concepita. 

Opponendosi alle precedenti, inventate dalle comunità preagricole, poi dall’aristocrazia e infine dalla borghesia, si è pensata come l’ultima e definitiva interpretazione del mondo. La sola vera.

La si ritrova sui trattati dei più acuti pensatori moderni (morti e vivi), viene insegnata in Accademia, furoreggia nei talk show, è disseminata in tutti i media e figura pure sui Bollettini Parrocchiali.

Lectio magistralis, su di essa vertente, viene tenuta (24×24) dagli avventori di tutti i bar dell’Occidente. Il tempo di un caffè e ne esci edotto. 

Non vi è bettola di quartiere (o canale tutubo) nella quale non dia prova della sua capacità euristica: trova sempre la causa che tutto spiega, nel grande come nel piccolo.  Quella che il sistema vuole occultare e che tu, ingenuo, neanche sospettavi. L’interesse materiale, il dinero. Ah… ecco!

Il tintinnino dei dollari fa girare il mondo.

No, non mi oppongo a questa infatuazione, non contesto questa verità assodata e assoluta, nota ai sublimi come agli infimi, perché tutte le apparenze sono contro di me. Tutte.

Le apparenze.


L’enigma del bene

05/05/2020

…da dove viene il bene?


Non solo i filosofi e i teologi, ma milioni di persone “comuni” – come si usa dire – da sempre si chiedono da dove venga il male e ne cercano l’origine. Fin qui non ne siamo venuti a capo.
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Alcune tradizioni religiose hanno concepito il mondo come un luogo di lotta tra il bene e il male, incarnati da divinità o entità trascendenti (es. Arimane vs Ormus, Osiride vs Seth). Altre hanno attribuito ad uno o più déi un carattere ambivalente (es. Shiva), altre, come il Cristianesimo, si dibattono da millenni nella contraddizione tra un Dio buono-amorevole e il male presente nel mondo.
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Occupandoci del male diamo per scontata l’esistenza del bene. Invece è questo l’enigma: da dove viene il bene? Com’è possibile che esista?
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Come mai nel mondo esistono anche lealtà, sincerità, fedeltà, cavalleria, dono, sacrificio, coerenza, rispetto, misericordia, pietà, riconoscenza, gratitudine? Da dove vengono?
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Sì, l’interrogativo va rovesciato. Che esista il Male è ovvio, resta da spiegare come mai dalle particelle del Big Bang sia potuto emergere qualcosa che, forse a ragion veduta, porta il titolo di Bene.


Epidemia di liberal-libertarismo

21/04/2020

Il virus della libertà è pandemico…

…o gatta ci cova?

Tutti corrono a denunciare i pericoli per la libertà individuale minacciata dalle ipotesi di tracciamento delle frequentazioni e degli spostamenti. Orrore.

D’improvviso sembra che la difesa del cittadino di fronte ai poteri sociali, economici e politici sia una priorità. Si sprecano le dichiarazioni altisonanti, scandalizzate, i richiami alla Costituzione, ai principi assoluti, irrinunciabili, fondanti etc. ciò da Destra, da Sinistra e anche dal Centro.

La sanità pubblica non può e non deve ledere i sacrosanti e intangibili diritti dell’individuo etc. Bellissimo. Quanti amici della libertà scopro di avere.

Senonché siamo monitorati da milioni di telecamere contro le quali nessuno ha detto e dice nulla e i sindaci (di Dx e di Sx) si gloriano di piazzarne altre senza fine. La “sicurezza” – si sa – viene prima di tutto. I movimenti e i comportamenti sono già tracciati universalmente sui telefoni, dagli autovelox, dal bancomat, sul PC, da ogni dispositivo che utilizziamo (e che non utilizziamo).

Poche voci contrarie. Nessun effetto.  

Tra i novelli difensori della libertà figurano anche gli amici di Orbàn (quello che mette in galera i giornalisti) e quelli di Xi che governa il paese leader nel controllo facciale e nel monitoraggio sociale (con immediati premi e punizioni) e persino quelli che hanno chiesto e si aspettano di avere qui i “pieni poteri”.

Falsi liberali, eredi storici – e non pentiti –  di regimi liberticidi, persino antiliberali, antilibertari e antindividualisti dichiarati, come i fusariani.

Troppi nuovi amici della libertà. Troppi.

Sorge un sospetto… e si sa che a pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia mai.

 


Salvate il trisnonno Ryan!

06/04/2020

Non tutto il bene vien per nuocere

Ogni vita ha un valore inestimabile. Chi non concorda?

Tutti devono essere salvati ad ogni costo. Chi dissente?

Potrei io, in età da bisnonno, dissociarmi? Io, che mi aspetto di vivere altri vent’anni (aspettativa ragionevole vista l’età media dei morti in famiglia) o fregarmene di mia madre, lucidissima, archivio storico ambulante, che punta giustamente ai 100 ?

Mezzo mondo si sta gravemente impoverendo, milioni di disoccupati sono già sulla strada, forze nemiche della libertà sono di nuovo in azione, perché si vuol salvare me e i più vecchi di me dal saluto finale comunque prossimo o vicinissimo. Spesso persino tardivo se già fosse stato…

Vogliamo salvare i trisnonni. Siamo tutti pazzi. 

Consoliamoci: un valore morale – un’idealità – prevale sul calcolo e sulla materia. Qualcosa di umano.


Immortalità femminile

23/03/2020

La durata è di polarità femminile

“Meglio un giorno da leoni che cent’anni da pecora” è una massima maschile che esprime la propensione degli UU all’intensità a scapito dell’estensività e della durata che sono invece un orientamento femminile.

Quella vocazione alla prestazione intensa ma breve è ovviamente supportata da un corpo e da una psiche conformi allo scopo. Finalità della quale hanno bisogno come le rondini, avendo le ali, hanno bisogno di volare.

Queste diverse vocazioni si riverberano in tutto il comportamento e nelle prospettive di vita, sono inscritte nei nostri geni e spiegano un ampio ventaglio di comportamenti e attitudini. 

Le femmine – ad es. – sono molto più autoprotettive degli UU, mettono a rischio salute e vita in misura enormemente inferiore ai maschi e lo fanno solo a vantaggio dei figli piccoli (quando lo fanno). Gli sport estremi sono appannaggio maschile, le attività lavorative rischiose pure, comprese quelle in ambito domestico (*).

Oggi questa differenza spiega perché il Covid-19 uccida più maschi che femmine, benché nelle fasce d’età maggiormente colpite le femmine rappresentino quote del 55 – 60 fino al 75%. La maggiore efficienza del sistema immunitario le protegge meglio. Anzi questo spiega persino perché le malattie autoimmuni colpiscano di più le femmine dei maschi (questo sembra un’assurdità e invece conferma la tesi **).

Quella differenza spiega anche perché tra i medici cubani giunti in aiuto non ci siano femmine (fatto già denunciato oggi dalle femministe nostrane come manifestazione di discriminazione… sic!).

La durata è femminile, l’intensità maschile (lo si vede anche a letto…).

Durata e immortalità terrena

Oggi il sistema sembra sgretolarsi di fronte al virus perché non vogliano che alcuno ne muoia, neanche se bisnonno o trisnonno. A tutti vogliamo garantire un’immortalità terrestre (che può essere solo temporanea, ciò è banale) ma che è comunque il massimo che si possa fare. E lo stiamo facendo.

E’ dunque in azione la forza di un valore, la durata, l’aspirazione ad una sorta di immortalità terrena che è di polarità femminile.

Gli UU cercano l’immortalità – post mortem – in altro modo: con le opere, le conquiste, le realizzazioni, le grandi gesta da tramandare ai posteri e vivere così nella loro memoria, come se sentissero di essere mortali.

Infatti, solo i maschi sono mortali.

Verità che noi conosciamo da sempre. Noi, pochissimi.

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(*) Cesare Brivio mi riferì quanto segue. Ad un convegno sull’incidentistica sul lavoro il relatore pose da domanda sul chi subisse il maggior numero di gravi incidenti in casa. Le femmine, risposta unanime… ma errata. I piccoli incidenti sono patiti dalle femmine, quelli più gravi dai maschi, anche in ambito domestico.

(**) Questo fatto sembra assurdo e contraddittorio e invece è quasi ovvio. Le malattie autoimmuni derivano da errori di lettura del sistema immunitario che spara contro quel “sé” che dovrebbe invece difendere. Ma un esercito più numeroso e più sensibile sarà anche quello più soggetto ad errori. Cmq ci tornerò sopra perché il fatto è davvero interessante.