La V Guerra Mondiale

21/10/2009

Hirosh2Suona delirante  avanzare l’idea che quella già iniziata e che un giorno – forse – diverrà aperta e conclamata, sia una guerra mondiale.

Diverrà aperta e palese il giorno in cui gli uomini, preso atto del suo inesorabile decorso, usciranno in campo aperto.

Perché finora, di fronte all’avanzata dell’Amore,  i  più coraggiosi se la sono data a gambe. Gli altri  hanno guardato altrove, facendo spallucce o si sono arruolati nell’esercito della Vittoriosa.

Si parla di conflitto tra i sessi, ma è una formula beffarda, perché i conflitti presuppongono due contendenti. E qui il secondo latita.

Ma la coraggiosa fuga,  l’eroica ritirata maschile non servono  a nascondere del tutto quel che  già adesso è:   la V Guerra Mondiale. Mondiale perché direttamente o meno, interessa il mondo intero. E dove non ancora, sarà per domani.

Se ne vedono i prodromi. Alcuni osservano che il presente conflitto tra Islam e Occidente contiene i germi, tradisce le dinamiche di quello FF/MM.   Futuro ma anche presente.

Non è la prima volta che un conflitto contiene  le forme di quello successivo. La Prima Guerra Mondiale, durante la quale si affermò la Rivoluzione  d’Ottobre, già prefigurava  i caratteri della Seconda. E questa a sua volta, ben prima di finire, lasciava intravedere le forme della Terza, quella che chiamiano Fredda.

Così la Quarta Guerra  in corso  tra Occidente e Islam nasconde, ma anche rivela, i temi e la struttura di quella che verrà: la Quinta.

Certo, ciascuna ha le sue forme. Nessuna è uguale alle altre. Così è  nuova e diversa anche  quella oggi sottotraccia ma che un giorno – forse – emergerà.

HiroshPace

Noi che ne percepiamo il sordo rumore  sotterraneo, ne auspichiamo l’emersione, l’uscita alla luce. Sola condizione della sua fine e quindi dell’inizio della pace tra i sessi. Pace nuova, se fin qui non c’è mai stata, o antica,  se una qualche età dell’oro, un tempo, è esistita.

RDV


Con la verità si può mentire

20/10/2009

fogliette3061

Riflessioni un po’ lunghine. Ma per ora le lascio come stanno.

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Ho messo giù queste considerazioni prendendo spunto dalla bugia mediatica secondo cui 1 è più grande di 100 (ed a maggior ragione …più grande di 1000 e di 2000…).  Infatti a fronte di questa stupefacente bugia, nel grande racconto femminista ci sono molte verità. Verità che imbarazzano gli uomini che sono perciò tentati di negarle.

Qui vorrei mostrare come non si debbano minimamente temere le verità contenute nella grande narrazione femminista. Al contrario invece, perché si può mentire sia con le bugie che con la verità. E’ proprio per questo che la GNF è una Grande Menzogna.

Mettiamoci dunque comodi e stiamo tranquilli. La verità non ci disturba.

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1- Il movimento maschile (in tutto il mondo) ha analizzato/analizza il racconto femminista alla ricerca delle bugie vere e proprie, delle contraddizioni, degli stravolgimenti, delle deformazioni, delle esagerazioni, delle caricature (della storia e della cronaca)  cioè di altre bugie sotto diversa forma, con l’intento di demolire la validità dell’intero racconto femminista. In parte è quel che ho fatto anch’io nel mio libro. Cosa necessaria.
Ciò sulla base dell’idea universale secondo cui le bugie non si devono raccontare mai, soprattutto quando sono strumentali e create per danneggiare (manipolare) qualcuno. Ma è ovvio che tutte le bugie nascono e vengono usate per manipolare gli altri, (comprese ad es. quelle che raccontiamo ai bambini). Servono a condizionare il comportamento altrui, a far fare agli altri ciò che altrimenti non farebbero. Quindi non esistono bugie non manipolatorie giacché lo sono tutte. Tutte sono strumentali.

2- Dunque scovare e rilevare le bugie della grande narrazione femminista è uno dei modi per denunciarne il carattere strumentale e manipolatorio.  Bene.
Sembra allora che la cosa più favorevole agli uomini consisterebbe nel trovare che essa è falsa da cima a fondo e che non contiene alcun tratto di verità, neppure un granello: ma non è così. Ci sono molte verità dentro la Gnf. Ad esempio che le DD non potevano votare fino al ’46 o che non potevano entrare in magistratura fino al ’63 e moltissime altre verità verissime (di ogni luogo e di ogni tempo) grandi e piccole che sono del tutto innegabili. Queste verità stanno, per così dire, come i canditi e le uvette nel (velenoso) panettone della GNF. Un racconto in sostanza falso che però contiene anche parecchie verità. Verità che vengono vissute dai Risvegliati con un certo imbarazzo, come se esse rendessero la GNF vera almeno in parte e con ciò NON del tutto manipolatoria e ciò tanto meno quanto più grande la quantità di canditi. Al punto che,  se essa fosse totalmente vera …non sarebbe manipolatoria per nulla.

E qui sta l’errore capitale che tutti sempre commettiamo: l’idea che solo la bugia sia manipolatrice e che invece la verità non possa esserlo. L’idea che si possano condizionare gli altri solo mentendo. Questa convinzione è un errore gravissimo dalle conseguenze estreme (perché non si riferisce solo alla QM ma a tutta la vita collettiva).  Ora, mi rendo perfettamente conto dell’apparente assurdità di questa affermazione: si può manipolare tanto con le bugie quanto con le verità (e quindi anche con una miscela qualsiasi delle due, è ovvio). Quando mai abbiamo pensato che anche la verità può essere uno strumento di condizionamento? Chi mai ce l’ha suggerito? E poi, Cristo non ha forse detto:” La verità vi renderà liberi!” ? Certo, ma non si riferiva ai racconti che ci scambiamo nei nostri rapporti, bensì alla nostra condizione interiore e alle verità Ultime. La verità può renderci liberi ma anche schiavi. Questo è il paradosso: con la verità si può mentire.

3- Si crede che una Grande Menzogna debba contenere solo bugie, o che comunque non possa farne a meno. Errore. Le bugie non sono necessarie anzi possono diventare controproducenti (una volta svelate). Ed è tanto più facile svelarle quanto più sono smaccate (è facile far notare che 1 è più piccolo di 100). Invece è molto più difficile argomentare contro le semplici esagerazioni, le “dimenticanze”,  le deformazioni, le caricature,  etc.  Al punto che, se si volesse costruire a tavolino il più perfetto dei racconti manipolatori, la Menzogna per antonomasia, essa non dovrebbe contenere neppure una bugia. Solo deformazioni, esagerazioni, parzialità, stravolgimenti, il tutto immerso in un lago di verità. Un panettone fatto alla rovescia, con pochissima pasta in un mare di uvette.

E’ fuorviante la convinzione universale secondo cui tanto più un racconto è vero e tanto meno si presta al condizionamento altrui,  come se le verità che contiene fossero un antidoto al suo uso strumentale. Al contrario, visto che le bugie conclamate sono più facili da smascherare, le parti si rovesciano: meno bugie ci sono e più il racconto diventa solido, granitico, incontestabile: quindi più potente nella manipolazione. Ed ecco quindi l’altra faccia del paradosso: un racconto strumentale (quale è la GNF) diventa tanto più raffinato, tanto più manipolatorio quanto più è vero: in breve quanto più è vero, tanto più è  FALSO.
Non è dunque  importante determinare quanto ci sia di vero nella GNF, perché il rapporto pasta/uvette è del tutto irrilevante: producono entrambe lo stesso effetto. Le uvette sono velenose almeno quanto la pasta. Più della pasta.

La GNF è una menzogna radicale perché è uno strumento di manipolazione totale usato contro i maschi: per la criminalizzazione, la colpevolizzazione, l’umiliazione, la squalifica, la ridicolizzazione, la castrazione degli uomini. I suoi contenuti non hanno importanza. Il suo scopo è l’instaurazione della Società Femminista fondata sull’etica femminista, ossia su ciò che è utile, piacevole, comprensibile, gradito alla “Donna Liberata”, la donna occidentale del XXI secolo che NON HA PIU’ bisogno degli uomini. E’ stato apertamente annunciato: “Non importa cosa sia bene o male per gli UU, importa solo cosa è bene per lefogliedue DD”! Beata sincerità.

4- Non vi è dunque ragione di temere, né di negare, né di minimizzare le verità contenute nella GNF. Quel che si deve fare, sempre e senza sosta, consiste nel denunciare il fatto che tutte le verità e le bugie della GNF non verrebbero ripetute se non avessero uno scopo e questo è subito evidente: colpevolizzare, colpevolizzare e ancora colpevolizzare, ossia rendere DEBITORI tutti i singoli maschi e tutto il Genere di un debito immenso, indeterminato ma gigantesco. Costringerli a pagare in tutti i modi e le forme, in tutti i settori e gli ambiti, in tutti gli aspetti della vita privata e collettiva.

Quando una nostra interlocutrice (o interlocutore) ci ripresenta anche solo un piccolo tassello della GNF, un elemento minimo delle discriminazioni , delle violenze etc. subite dalle femmine, non importa che sia vero o falso: questo “promemoria” non ha altro fine che incistare nella nostra anima la certezza del debito, non ha altro scopo. Per quale altra ragione infatti dovrebbe “ricordarci” le nostre malefatte? Se lo fa ci deve essere un motivo: precisamente quello. Non importa neppure che essa ne sia cosciente o meno, importa solo la ragione di esistenza di quel racconto che esiste appunto per manipolare i maschi.

Verità e bugie vengono parimenti usate contro gli UU perciò entrambe vanno rivoltate contro chi le usa per quello scopo.

Con  la verità si può mentire.

Si può mentire persino con le bugie.

RDV


Avanti Orwell!

20/10/2009

Già anni fa la British Airways stabilì che nella sua flotta nessun maschio adulto possa sedere accanto ad un minore sconosciuto.

La motivazione è tanto evidente quanto ineccepibile.  Altissima e inattaccabile. Chi oserebbe obiettare qualcosa?

Sulla base delle stesse considerazioni dal 2010 in GB sarà necessario sottoporsi e farsi esaminare ai sensi del “Progetto per la verifica e lo sbarramento” per poter aver a che fare con i minori.  Superato il controllo ed inclusi dell’elenco degli “affidabili” si potrà allora fare l’allenatore, insegnare alle elementari, allestire campi scout, organizzare gite in montagna  o semplici scampagnate ed altre attività similmente “a rischio”.

Si potranno persino portare in auto gli amici dei propri figli.  Non solo a scuola ma  anche in palestra o  in campagna (boschi inclusi? mah…).

E tutto ciò non solo di giorno ma – udite – persino di notte. Almeno per il momento.

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Avete mai visto un regime di repressione che non avanzi di grado in grado sotto inattaccabili ragioni? Nascosto dal mantello di ineccepibili, nobilissimi, altissimi principi e valori?

I brigatisti volevano colpirne uno per educarne cento. Nelle libere, libertarie e liberali repubbliche orwelliane se ne colpiscono cento (mila)  per educarne uno.

Quello che dal nuovo giro di vite non sarà neanche sfiorato.

Grazie Orwell.

RDV