Attacco al potere
Maschi migliori ma penalizzati in fisica
Il prof. A. Strumia di Unipisa- come si può leggere – ha osato attaccare senza diplomazia il dogma centrale del femminismo, ossia la menzogna secondo la quale F ed M sono uguali. Ha affermato che sono diversi e che questa differenza si riflette, nel campo della fisica, in superiori risultati cui non corrispondono simmetriche carriere a causa delle quote e delle facilitazioni riservate alle femmine.
Ha affermato poi che le femmine sono più portate alla relazione con le persone e i maschi con le cose. Tesi questa non negata, ma al contrario sostenuta dal femminismo stesso laddove e quando si tratta di celebrare la superiore empatia femminile, con tutti i risvolti e le conseguenze del caso.
Non ci sono dubbi che le DD siano superiori agli UU su un grande spettro di relazioni e non ci sono dubbi neppure sul fatto simmetrico con riferimento, è ovvio, ad altri versanti dei rapporti con l’esistente.
Non ci sono dubbi di sorta sulla radicale e irriducibile, visibile e invisibile, grossolana e sottile differenza.
Non ci sono dubbi che in questo o quel settore, su questo o quel versante, l’una superi l’altro e viceversa su altri.
Non ci sono dubbi sulla differenza naturale tra i sessi.
La negazione di questa verità è appunto il Dogma Centrale della narrazione manipolatrice femminista. La grande menzogna del nostro tempo.
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Strumia è tra i pochissimi – benché non il primo – che abbiano osato proclamare pubblicamente quella verità fondante. Quei pochissimi l’hanno pagata cara. Pagherà anche lui.
Come Larry Summers direttore di una università che ha questo motto:
…e che perse il posto per averci creduto.
Lode a questo coraggioso che ha osato l’inosabile: pugnalare al cuore il femminismo
Onore a questo temerario.
https://alessandrostrumia.home.blog/?fbclid=IwAR1eK3bv4jHRPKe_vQCMpZYu6coA1IUURaLx842b9349Klz-uL_5u1v8NV0
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Pare che il “nostro” sia un osso duro.
O forse è la disperazione di un uomo ferito, che lo costringe a reagire in questo modo.
In ogni caso, una cosa enorme in quest’epoca inquisitoria.
Non più tardi d’una settimana fa veniva allontanato con disonore dal CERN (a guida femminile…giova ricordarlo).
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http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/ricerca_istituzioni/2019/03/07/cern-chiude-rapporti-con-strumia-dopo-presentazione-sessista-_b3d74ea6-635f-4350-b6a2-3e32e739836d.html
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Quel “paper” pubblicato nel suo blog è interessante, oltre che per il contenuto, per il clima che racconta.
Il nauseabondo silenzio del mondo accademico ufficiale, mentre si opera l’espulsione in fretta e furia d’un virus letale con quelle modalità.
La poca solidarietà, espressa in forma anonima.
La squallida opera di manganellatore squadrista da arte dei media.
Che mi porta a ripetere: il caso Strumia ci riguarda tutti.
E’ affar nostro.
Certo, il caso ci riguarda. Eccome. E’ emblematico di quel che denunciamo da sempre. Persino nei dettagli.
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Anche Strumia ha capito cosa sta accadendo. Però ha atteso che gli arrivasse la tegola direttamente sulla testa.
Purtroppo.
Ogni “omicidio eccellente” che si rispetti…indica il mandante.
In una sorta di “salto di livello”, l’ardire di questo scienziato, l’ha obbligato a fare un passo falso, a lasciare le sue impronte.
L’ha costretto ad esporsi, a mostrare il suo vero volto.
Ora la “morte” di Strumia obbliga gli uomini alla battaglia, ovunque e con ogni mezzo di cui essi dispongano.
La sua “riabilitazione” diviene affar nostro.
Il tempo di pubblicare e giunge la notizia che è stato bannato dal Cern. Oggi si viene a sapere che sta per essere cacciato dall INFN e che è sotto inchiesta “morale” presso la sua università.
Prof. Strumia: non si scusi.